Vuelta a España 2018, Nibali: “Mi manca ancora per poter vincere, ma questa è la strada giusta”

Vincenzo Nibali ancora una volta si fa notare alla Vuelta a España 2018. Il capitano della Bahrain – Merida è tra gli iniziatori della fuga di giornata, dimostrando una forma in crescita, anche se ovviamente ancora lontana da quella con cui lo si attende al grande appuntamento di sabato 30 settembre, quando si correrà la prova in linea del Mondiale di Innsbruck 2018. Il siciliano ieri ha provato più volte il forcing, sin dalle prime fasi di corsa, riuscendo a reggere con coloro che poi si son giocati la tappa sino agli ultimi chilometri, quando ha pagato il cambio di ritmo decisivo. Qualcosa manca dunque ancora, ma le sensazioni migliorano.

Vado ogni giorno meglio, però mi manca ancora un po’ per potere vincere. Ma questa è la strada giusta“, conferma e ammette alla Gazzetta dello Sport lo Squalo dello Stretto, che per la prima volta è tornato protagonista tra due grandi ali di folla in salita. Una grande emozione, ma anche qualche comprensibile timore visto quanto successo al Tour de France: “Mi sono sentito completamente stordito e cercavo di stare più al centro strada possibile. Sai, un po’ di paura ti rimane quando ti fai male. Però è stato bello, c’è stato un grande pubblico e questo ti aiuta”.

La sensazione nel complesso della giornata del siciliano rimane comunque agrodolce, con la soddisfazione di aver pesato sulla corsa, ma in modo ben lontano da quello con il quale uno come lui è abituato a fare. Se da un lato dunque si rallegra perché, “nonostante lo sforzo della crono”, aveva ancora “buone gambe”, dall’altro ammette che la “situazione non è semplice”. Alla soddisfazione di “una buona giornata per il morale” fanno effettivamente da contraltare la lentezza, la fatica e la pazienza del suo processo di recupero. “Giorno per giorno, sto migliorando, ma ci sto mettendo tanta ma tanta pazienza. Sto faticando molto per ritrovare il colpo di pedale“.

Anche in ottica iridata questo ovviamente lascia delle tracce e dei dubbi sulle proprie possibilità, pur rimanendo positivo, anche per quanto mostrato dai suoi papabili compagni. “Alessandro De Marchi va veramente forte – analizza – Franco Pellizotti pure (entrambi con lui ieri in fuga, ndr), perché ha fatto uno “sforzone” per rientrare. Io non ho tantissimo tempo, ma sono convinto che la settimana dopo la Vuelta sarà utilissima per recuperare e capire le mie reali possibilità. Dubbi? Sì, qualcuno su di me ne ho, ma sono sicuro che sarà una grande Nazionale. Abbiamo corridori per interpretare la corsa in qualsiasi modo e persino stravolgerla. Possiamo fare un Mondiale duro e complicato. De Marchi sta bene e non ha mai paura. Caruso pure”.

Infine, anche un accenno su Gianni Moscon, che ieri è tornato a parlare e che aveva espresso la sua grande voglia di tornare e brillare dopo essersi preparato con grande motivazione, ma anche qualche perplessità riguardo quanto detto proprio da Nibali. Il siciliano invece sembra accoglierlo, senza pensare al passato, anche se chiaramente l’incognita resta: “L’unico che non sappiamo come sta è Moscon, ma potrebbe anche essere una freccia nel nostro arco“.

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